La parità di genere è veramente molto lontana e non saranno gli appelli vuoti e senza senso dei nostri politici a migliorare la situazione. Mettere delle marionette in posizioni di potere che faranno solo gli interessi della finanza industriale e delle grandi banche, peggiorerà solo il contesto sociale.
Cosa si può fare? Dal mio punto di vista uno dei grossi limiti all’emancipazione femminile è il comportamento ostile e invidioso delle donne verso le altre donne.
Purtroppo, ed essendo donna lo scrivo con profondo rammarico, le donne spesso rendono gli ambienti sociali e i posti di lavoro dei luoghi insostenibili. Invece di pensare a migliorare sé stesse e a concentrarsi sui propri obiettivi passano il tempo a spettegolare sull’aspetto fisico e sulla vita di altre donne, presumibilmente migliori di loro. Questi personaggi non appena identificato nel loro spazio vitale una donna di aspetto migliore del loro secondo i canoni estetici della società o con qualsiasi cosa che nella loro mente piccina sia da invidiare, si mettono in competizione e iniziano ad attaccare. La lista dei comportamenti meschini è veramente lunga.
Come si può agire in senso? La scuola secondo me, come nel mio post precedente, dovrebbe concentrarsi sull’educazione e sullo sviluppo delle proprie potenzialità. Una persona intenta a realizzare i propri obiettivi non ha tempo ed energie per inviare gli altri. L’altro aspetto importante è condividere queste esperienze e parlarne a voce alta per rendere consapevole l’autore di tali piccinerie della propria bassezza.
Se le donne riuscissero a manifestare un pò di solidarietà non ci troveremmo sicuramente nella situazione deprimente per la figura della donna che c’è oggi.
Gli uomini, seppure sovente più dediti al gossip delle donne, riescono a limitare la loro invidia nei contesti di gruppo.
Mentre nei contesti “non obbligati” abbiamo la possibilità di scegliere oculatamente la nostra compagnia, questo non è vero nel mondo del lavoro, in modo particolare in un clima di stagnazione economica, come quello determinato dalle politiche scellerate dell’Unione Europea da oltre dieci anni a questa parte.
Di seguito una lista, non esaustiva, dei tristi comportamenti femminili negli uffici, alla quale vi invito a contribuire e a portare le vostre testimonianze affinché certi comportamenti siano sempre meno tollerati:
- Gossip continuo incentrato sulle colleghe
Io mi chiedo come mai signore sposate e madri di famiglia non abbiano nulla di cui parlare se non le vite delle colleghe più giovani e più carine. I canoni estetici sono imposti dalla società, sareste molto più belle se foste un pò meno invidiose. In più, a meno delle modelle di Victoria Secret, ogni donna ha i propri crucci fisici e magari non molestare il prossimo sarebbe un grande passo per l’umanità.
2. Dispetti come all’asilo (a danno dell’azienda)
Ostacolare il lavoro della collega invidiata. Ricollegandosi al punto primo, si arriva tranquillamente a fare terra bruciata attorno alla persona in questione, auto-creandosi le giustificazioni più assurde per giustificare il proprio bassissimo comportamento. Lo scopo principale è isolare la collega invidiata che va screditata senza ragione sia a livello umano che professionale.
3. “È strana”
Quando non c’è proprio niente a cui appigliarsi si attacca questa etichetta addosso alla persona di turno.
4. Maleducazione imperante
Non servono commenti. Avrete notato le persone che salutano a giorni alterni.
5. Competizione esasperata
Mancanza totale di collaborazione: si nascondono le informazioni per primeggiare sulla collega invidiata.
6. Spiare in maniera morbosa la vita e le ferie della collega invidiata
7. Evitare una collega donna solo perché di bell’aspetto e curata
Invece di curare la propria insicurezza si risolvono i problemi in questo modo.
La cosa più grave è che spesso, capi uomini , poco intelligenti e molto menefreghisti, ignorano, o fingono di non comprendere, queste dinamiche. Che dire, già diffondere una cultura decente fra le bambine fin da piccole, migliorerebbe la nostra permanenza su questo Pianeta.
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