Ancora Libri. Cosa Leggere nel 2023?

L’Amante di Margherite Duras, un libro che si legge in un paio d’ore ma che merita di essere letto tutto, soprattutto per il finale. Un finale che ci riporta in una società che sembra ormai dimenticata, delle emozioni e dell’amore. Nel libro l’amante non si riferisce a una relazione con un uomo impegnato, bensì a una semplice relazione clandestina.

Le emozioni dell’amore, che sono quello che dà bellezza alla nostra vita, sembrano ormai dimenticate nella società delle relazioni liquide e dei rapporti promiscui. Moltissime persone non hanno compreso che la promiscuità sessuale che va tanto di moda oggi non solo non porta nella direzione della felicità, ma va a incanalare una delle maggiori, forse la maggiore, energia dell’uomo, che è quella sessuale, in dopamina facile e a buon mercato, ma che si esaurisce in maniera molto breve, in alcuni casi estremi, portando addirittura alla dipendenza. La letteratura e l’arte invece, destando emozioni potenti nell’essere umano, portano a una sua de-bestializzazione e conseguente evoluzione. Il livello di abbrutimento della nostra società e il peggioramento evidente delle relazioni uomo donna, dovrebbe proprio portaci a riflettere sulla sempre maggiore carenza di amore della nostra società.

Blonde di Joyce Carole Oates assolve pienamente alla funzione di opera d’arte: commuovere il lettore, nel senso di innescare emozioni significative. Blonde è la biografia romanzata di Marylin Monroe, un mito e un’attrice iconica del secolo scorso, anzi l’icona del cinema di tutti i tempi.

Uno di quei libri per i quali avrei voluto conoscere di persona l’autore è L’arte di Amare di Erich Fromm. Come molti di voi sapranno, Erich Fromm è stato un celebre psicoanalista e scrittore tedesco. Quindi non aspettatevi la guida in stile “americanata” che vi propini gli step per imparare ad amare. Vi fa comprendere, dalle prime pagine, le basi dell’amore, in maniera chiara e perentoria. E non è una guida a riconoscere il cialtrone di turno, bensì a farvi comprendere che probabilmente, se amate in maniera “sbilanciata” o “sfortunata”, in realtà potreste non amare affatto e dovreste ricercare all’interno di voi stessi, le cause del vostro “malessere sentimentale”. Erich Fromm, secondo la mia personale interpretazione, vuole spiegarci che “Al con gentile reimpara sempre amore”: non è possibile amare in maniera reale senza avere un animo nobile. L’amore è un azione che va esercitata quotidianamente indipendentemente dall’oggetto amato. E cerca di trovare un compromesso realistico fra la nostra società capitalistica e quella che secondo lui è l’unica risposta sensata alla questione dell’esistenza umana, ossia l’amore. La nostra è senza dubbio una società che si sta disconnettendo sempre di più dai bisogni fondamentali dell’essere umano. L’amore è spesso ricondotto a un mero scambio di tempo e di qualità / beni da offrire, che spesso ha poco a che vedere con il reale sentimento. La mancanza di amore trova spesso sfogo nell’elaborazione di teorie fantasiose sul tradimento e sul poliamore.

Non a caso la nostra epoca è il secolo del narcisismo, che è per definizione una incapacità di provare amore verso l’altro.

Dopo l’era Covid, addirittura, si è giunti a un vero e proprio abbrutimento della persona. La disumanizzazione, a mio avviso, sta iniziando proprio in Italia, e rischia di far perdere del tutto due caratteristiche della nostra civiltà che sono il “savoir fare” e il “calore umano”.

L’invidia sociale, che ha sempre serpeggiato in Italia, invece di esprimersi come ribellione verso un sistema corrotto, si manifesta quotidianamente come una inutile ed estenuante guerra civile, che crea solo frustrazioni e acuisce il clima di pesantezza e degrado culturale, non avendo alcuna connotazione costruttiva.

In questo contesto pauperistico, anche la figura della donna, e dell’amore, si è andata svilendo in maniera significativa, nonostante alcune mosse puramente “di facciata”, ossia caratterizzate da un simbolismo vuoto e senza un reale significato, come, ad esempio, un Presidente del Consiglio donna.

Cecità di José Saramago, è un romanzo bellissimo e inquietante sull’importanza dei valori come fondamento della società, pena l’autodistruzione.

Purtroppo, durante la breve era pandemica, abbiamo assistito a cosa è significato che la maggior parte della popolazione fosse cieca, seppure vedendo con gli occhi, e ne stiamo pagando le conseguenze, anche in termini sociali. In termini sociali perché è evidente l’abbrutimento sociale, e non solo economico, che ne è derivato.

Iniziamo da Benjamin Graham: “L’Investitore Intelligente”. È semplicemente la Bibbia degli investitori.

Secondo me l’aspetto essenziale del libro, che è anche l’aspetto essenziale dell’investimento, è comprendere che tipo di persona si è come “investitori”, e qual è la strategia di investimento che più si adatta a noi stessi. L’investimento è una delle poche armi che il cittadino ha contro l’inflazione.

La gestione delle emozioni e la conoscenza di sé stessi, è importantissima nel settore degli investimenti. E sulle base di ciò si sceglie il tipo di investimento più consono a sé stessi (che potrebbe ad esempio non essere sempre quello finanziario).

Due consigli di carattere generale, che vengono dalla mia esperienza e dalla reinterpretazione del libro sono banali, quanto poco considerati dall’investitore profano: comprare quanto il valore di un asset scende e non quando è già alto. Nel settore degli investimenti finanziari, comprare quando il prezzo di un titolo scende, non è così scontato, soprattutto per le variabili emotive che entrano in gioco. Quando il titolo va in rosso, l’istinto direbbe di vendere, invece quello sarebbe il momento esatto per comprare – dando per scontato che si tratti di un titolo valido -.

Se c’è molto rumore e molta pubblicità attorno a un investimento, probabilmente è già molto tardi per comprare.

Prediligere gli ETF (Exchanger Traded Fund) al posto dei fondi d’investimento per via delle spese significativamente più basse.

Se non avete voglia di andare a caccia di affari nel mercato azionario, il che richiede tempo e studio, investite in ETF che replichino lo Standard & Poor 500, e in ETF, come, ad esempio lo FTSE All-World UCITS ETF, che replica l’indice FTSE All-World, che replica l’andamento dei titoli azionari delle società ad alta e media capitalizzazione dei mercati emergenti e sviluppati.

Esistono altri ETF che replicano l’andamento azionario mondiale, come il Vanguard VVIAX (Vanguard Total Stock Market) ma ci sono restrizioni legate alla residenza o meno negli Stati Uniti, o quanto meno, queste restrizioni me ne hanno impedito l’acquisto.

State lontani dai prodotti con leva, come le opzioni. Investire in prodotti con leva, per un investitore privato, equivale ad andare a giocare ai cavalli.

Per gli investitori ansiosi, il mercato azionario non è consigliabile. E neanche per gli impazienti, dato che l’orizzonte temporale di qualsiasi investimento finanziario è almeno cinque anni.

Graham fornisce anche una percentuale precisa di investimento fra azioni e obbligazioni.

Tuttavia, al momento, diverso da quello in cui è stato scritto il libro, i rendimenti obbligazionari, al netto delle tasse, sono veramente bassi se si tiene conto del livello di inflazione.

Comunque, esistono delle buone occasioni con le obbligazioni aziendali, sebbene spesso, abbiano un taglio elevato, ad esempio, quota minima cinquantamila o centomila euro.

Benjamin Graham fornisce delle indicazioni per valutare un’obbligazione, di cui parleremo nel prossimo articolo.

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