Lost in Luxembourg e Mani Invisibili – Parte Sesta – La Guida Definitiva per la Ricerca Immobiliare

Chi si trova a passare per il Gran Ducato difficilmente potrebbe immaginare che il prezzo degli immobili sia folle. Folle significa altissimo senza nulla che lo gustifichi, a parte la speculazione. Se cercate una capitale europea con le opportunità di Londra, Parigi o Berlino, non siete nel posto giusto. Preparatevi a pagare oltre cinquanta euro al metro quadrato per l’affitto in una buona zona residenziale e ,oltre ventimila euro al metro quadro, per un appartamento in vendita. Ovviamente non stiamo parlando di palazzi storici o di superattici con vista palazzo granducale. Che fra l’altro è una delusione.

Inoltre le proprietà in vendita e in affitto sono veramente limitate, quindi, se dovete trasferirvi in Lussemburgo, a mio avviso, considerate almeno quattro mesi per la ricerca di un alloggio. Dimenticate l’ampio mercato immobiliare che si può trovare in una grande città.

Qual è la zona migliore per vivere?

Dipende tutto da dove venite e dalle vostre abitudini ma considerate che la Capitale ospita poco più di centodiecimila abitanti, quindi le zone ad essa limitrofe sono sostanzialmente piccoli paesini che offrono veramente poco.

Sostanzialmente il Lussemburgo è diviso in quattro zone principali, Lussemburgo città e paesini limitrofi, la zona ad Est al confine con la Germania, il Nord ed il Sud. La zona più a Ovest al confine col Belgio è piuttosto isolata e non collegata benissimo con la Capitale e non la considererei neanche una zona a sé stante. Il Nord è piuttosto economico rispetto al Centro e all’Est ma offre poco e non è ben collegato con la Capitale. La regione dell’Est non offre molto ma i paesini sono carini e vanta buoni collegamenti. Il Sud ha un’aurea parecchio triste e, se lavorate in città, preparatevi a lunghissime code nel traffico. Il Sud potrebbe andar bene per gli studenti, ospitando l’università di Belval ed essendo più economico.

Inoltre, se siete expat venuti per fare un’esperienza professionale internazionale, mi sento di sconsigliare fortemente di fare i frontalieri. Se il Lussemburgo può essere incredibilmente noioso, immaginate il livello di vita che potete trovare in villaggi al confine che, comunque, non possiedono un aeroporto internazionale così vicino, un’ampia scelta di facility di alto livello e una comunità internazionale.

Quindi, in realtà le zone a disposizione si riducono enormemente ai quartieri residenziali a ridosso del centro storico. Quest’ultimo può essere una valida opzione se non avete la macchina. In questo caso, però, considerate che la probabilità di annoiarvi in Lussemburgo aumenterà in maniera esponenziale. Trovare un garage in centro oltre che difficilissimo, è molto costoso – si arriva tranquillamente a quattrocento euro al mese -. Lo è -difficilissimo – anche parcheggiare all’aperto, che, con temperature invernali che arrivano tranquillamente a meno dieci gradi, non è il massimo.

I quartieri migliori sono Limpertsberg e Belair, i quartieri più a ridosso del centro storico e Merl.

Gasperich va molto di moda ma si tratta sostanzialmente di palazzi di nuova costruzione che si articolano attorno a un triste centro commerciale vicino all’uscita per l’autostrada.

Kirchberg è un quartiere isolato, costoso e overrrated che ospita le istituzioni europee.

Non vi aspettate comunque di essere ai Parioli a Roma o in Conciliazione a Milano. Qui in Lussemburgo si privilegia il verde e la natura – pochi negozi -, che è bello, ma la vita sociale lascia il tempo che trova, quindi non troverete caffetterie – qui i bar non esistono – o altri luoghi di aggregazione.

Dopo aver definito le zone e la tempistiche per la ricerca immobiliare, possiamo passare ai contratti di affitto – i contratti di vendita hanno molte meno criticità -. In quest’ultimo caso le spese di agenzia sono affidate al venditore -. A mi avviso in realtà sono semplicemente caricate sul prezzo finale di vendita. Per l’affitto preparatevi invece a sborsare un mese di affitto più il diciassette percento di IVA.

Un altro aspetto che rende ardua la ricerca di una casa è il rapporto qualità prezzo. Se non volete pagare quasi duemila euro per un piccolo bilocale arredato con mobili scadenti di noti marchi del Nord Europa, dovrete girare molto.

Clausola diplomatica

Un’assurdità a cui non bisogna abituare i proprietari immobiliari lussemburghesi è l’assenza totale di una causa di recesso dal contratto. Mi spiego meglio. I normali contratti di affitto, affitto breve o affitto a lungo termine (con sei mesi di preavviso per la disdetta), vengono del tutto misconsiderati, per ingabbiare il locatario in contratti capestro, che si rinnovano automaticamente come gli abbonamenti online. State attenti. E soprattutto firmateli solo, e solo se, avete l’assoluta certezza che trascorrete questo lasso di tempo a Lussemburgo senza imprevisti di alcun tipo. Potrebbe capitarvi una proprietaria psicopatica, non sono casi rari in realtà, che decide che non accetterà che cediate il contratto a una persona referenziata, in caso di assoluta necessità.

E in generale, ricordate che un contratto, di qualsiasi tipo, è un documento fondamentale, che richiede sempre attenzione e mai superficialità. Fate sempre molta attenzione a quello che firmate. E per dare importanza ai contratti, di qualsiasi tipo, non attendete mai che le cose vadano male.

Stato dei luoghi

È importante essere consapevoli che l’Associazione Lussemburghese dei Consumatori (ce n’è solo una) ha instituito un piccolo dipartimento che si occupa di verificare lo stato dei luoghi alla disdetta del contratto a causa, purtroppo, del comportamento criminale di molti proprietari di casa, soprattutto a Lussemburgo città. Ero stata informata di questa gestione truffaldina già appena arrivata nel Granducato ma, pensavo, fosse un’esagerazione magari motivata anche dalla frustrazione dei prezzi dell’immobiliare alle stelle, soprattutto per persone che venivano dalla provincia e non vi erano abituate. E invece no. Le truffe per trattenere da centinaia a migliaia di euro, sono all’ordine del giorno e non sono l’eccezione. Come difendersi? Con delle garanzie bancarie che consentano di liberare la somma, solo, e solo, dopo, prova documentata delle spese sostenute. Questo perché i proprietari di casa sfruttano il fatto che andare dal giudice sia spesso più costoso della cauzione. Considerato che gli avvocati si fanno pagare a ore e possono arrivare a gonfiare i prezzi in maniera esponenziale (oltre mille euro per una inutile lettera di un avvocato medio). Cercate di minimizzare la cauzione (due mesi invece di tre), e procedete in questo modo. Inoltre cercate di conoscere i proprietari di casa in modo da potervi fare un’idea.

Inoltre, al momento dell’ingresso in casa, e nel periodo di tempo appena successivo, fate attenzione a tutti i dettagli, anche a quelli più insignificanti. Perché qui ci si attacca a dettagli che vanno veramente oltre il buon senso. Ad esempio righe immaginarie nel frigo, un pezzo di ghiaccio rimasto nel congelatore, che essendo incassato e impossibile da sbrinare del tutto non può essere scollegato. Ho visto veramente cose assurde e anti buon senso. Ho visto cose che voi umani non vorreste neanche immaginare. Tenete conto, soprattutto voi esterofili, che all’estero c’è un reale apparente rispetto per i diritti della persona, proprio perché, dando meno importanza alle relazioni umane e più al rispetto delle regole, concetti di base vanno scritti altrimenti non sarebbero del tutto rispettati. Ad esempio il saluto nei luoghi di lavoro.

Queste considerazioni servono per iniziare a smontare un po’ l’esterofilia dilagante in Italia, sovente ingiustificata. Sebbene ci siano diversi settori nei quali le cose veramente funzionano meglio, ciò non è una costante. Inoltre un Paese che non dà abbastanza importanza alla cultura, si fonda molto sulla speculazione, offre servizi a prezzi gonfiati e senza una effettiva qualità alle spalle – un contesto basato appunto sulla speculazione – farà si che chi può permettersi di rientrare nel proprio Paese o preferisca fare un’esperienza internazionale in un contesto che offra veramente tante opportunità, lasci il Paese, che rimarrà popolato da chi scegli di immolarsi e offrire la propria devozione al dio Euro. Un Paese con un tasso di musi lunghi mai visto in Europa, e non tanto per i locali, ma per coloro che si illudono di avervi trovato la Mecca. Ma poi la Mecca di cosa?

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