Questo post può apparire assurdo nell’epoca della grande stagnazione economica aggravata dalle scelte politiche scellate messe in atto da un anno a questa parte, ma se vogliamo iniziare a essere veramente felici, non possiamo fare gli struzzi riguardo all’argomento lavoro. Il lavoro rappresenta come spenderemo la maggior parte della vita: non si può vivere aspettando le diciotto, il fine settimana, le vacanze, e nei casi estremi, la pensione.
Il punto fondamentale è che dobbiamo iniziare, dal prima possibile, a cercare di comprendere quali sono i nostri talenti e quali le nostre inclinazioni, anche se la scuola non è concepita per aiutarci in questo obiettivo.
La consapevolezza delle nostre doti ci metterà nella posizione di non essere “schiavizzati” o comunque di dare il meglio per l’azienda in quanto valorizzati nelle nostre qualità.
In un’azienda, il primo campanello d’allarme deve essere un ruolo improprio o minimizzato delle risorse umane. Nella mia esperienza da ingegnere, a livello tecnico quasi mai mi sono trovata a affrontare “problemi” equivalenti a quelli risolti all’università, mentre, molto più difficili sono state le sfide umane.
Un’azienda nella quale le risorse umane non sono coinvolte nel colloquio o il loro ruolo è minimizzato, deve far scattare un campanello d’allarme. Se le risorse umane non contano, significa che, qualsiasi problema avrete in azienda, sarà una bella gatta da pelare, perché il dipartimento preposto a fare ciò.
Un’altra cosa importante, a dispetto di quanto si dica, sono le apparenze. Se gli uffici non sono curati e “ospitali”, significa scarso interesse per come il dipendente passerà il proprio tempo.
Prestate moltissima attenzione al votro intuito, ogni cosa che suoni strana o appena stonata, va investigata in dettaglio.
Più chiedete, più scoprirete.
Questi sono i requisiti minimi: ovviamente prendete informazioni e sentite pareri. Per questi ultimi affidatevi solo a persone inellettualmente e lasciate srae i luoghi comuni.
Un altro aspetto importante è valutare il qui e ora: non pensate a coa, magari in futuro, vi offriranno: dipende da molte variabili che non conoscete. Vi piace l’azienda? Vi piace il lavoro? Nel complesso, state veramente migliorando la vostra posizione lavorativa?
Se state cambiando città o addirittura Stato, le considerazioni aggiuntive sono d’obbligo. Prima di tutto, andate su Numbeo, Cost of Live Comparison, per vedere, effettivamente quanto costo vivere in un’altra città d’Italia, d’Europa o del mondo. Trovate ora un simulatore per le tasse, per vedere quale sarà effettivamente il vostro stipendio. questi ragionamenti che all’estero sia tutto bello, lasciano il tempo che trovano.
Se volete fare un’esperienza all’estero, chiedete magari di essere mandati in un altro Stato dalla vostra società per un progetto particolare, senza necessità di stravolgere la vostra vita, a meno che, in quel particolare momento della vostra vita, non vi stiano effettivamente offrendo qualcosa che non possiate ottenere dove siete ora.
Per il resto, orientatevi sull’azienda che veramente volete voi e che vi piaccia soprattutto come valori. Utilizziamo Linkedin per ottenere informazioni, non per postare notizie totalmente inutili come accade sempre più spesso.
E se il mercato del lavoro si fa sempre più competitivo, magari è arrivato il momento di lavorare sulle vostre idee che non per arricchire altri a discapito della nostra salute emotiva.
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