Circondarsi di Persone Positive e L’Enciclopedia Umana – Lady Rovella

Sebbene l’invidia sia un sentimento unisex purtroppo sono sovente le donne a creare problemi alle altre donne per pura e semplice malevolenza. Ho visto invidiare di tutto, anche l’essere semplicemente sorridenti. Non è necessario che il soggetto da invidiare sia miliardario, sia miss Universo o la persona più fortunata della Terra.

La nostra società non aiuta in quanto non mira a valorizzare la persona in quanto tale, ma a omologarla a uno standard pre-costituito e spesso non realistico.

Comunque, non dobbiamo dimenticare mai che possiamo agire concretamente per incidere sulla realtà che ci circonda.

Dall’invidia maligna bisogna fuggire a gambe levate. L’invidioso cattivo vi odia, qualsiasi cosa facciate per attirarne la benevolenza. Anzi, spesso, in questo modo, si ottiene proprio l’effetto contrario. Limitatevi ad allontanare l’invidioso.

Do per scontato che non alimentiate l’invidia, parlando, ad esempio, della vostra nuova Ferrari mentre fate beneficenza alla Caritas, ma, come anticipato, in molti casi, l’invidia non è un problema vostro ma dell’invidioso.

Il primo step per difendersi dall’invidia è saperla riconoscere. Gente che vi scredita o scompare in presenza di un successo o del raggiungimento di un obiettivo; commenti fuori luogo sul vostro aspetto o sul vostro look; persone ostili da subito senza che abbiate aperto bocca; voci cattive e ingiustificate alle vostre spalle; persone che manifestano ossessione verso la vostra vita; persone che cercano di mettervi in cattiva luce e isolarvi all’interno di un loro gruppo; un’amica, parente o chicchessia che cerca sempre di sminuire i vostri successi; critiche offensive e non costruttive da persone vicine; persone che fanno paragoni fra voi e altri: i modi per riconoscere gli invidiosi sono molteplici.

Spesso, una bassa autostima, unita a un po’ di ingenuità e soprattutto a una scarsa malignità, potrebbero non far riconoscere subito un caso umano di questo tipo.

Il modo più semplice rimane fidarsi del proprio istinto.

Anche in questo caso la cosa migliore è allontanarsi e minimizzare le interazioni con le persone negative di turno. E lasciare la biliosa o il rosicone del caso a sbollire nel loro stesso brodo. Il problema, come nel caso della Lady Vaiassa, si pone quando l’interazione con un caso umano di questo tipo non è evitabile, ossia, dal mio punto di vista, solo al lavoro. Se l’entourage di Lady Rovella è ampio e opera indisturbato, creando un ambiente malsano, come diceva un mio professore, “Fire your boss”: cambiate lavoro. Create la terza via e siate resilienti, perché sappiamo tutti che in questo periodo il cambiamento desiderato potrebbe non essere immediato, ma non sarà neanche impossibile. È importante comprendere che gli ambienti tossici, ad alto tasso di invidia, sono fatti di gente che odia, e non porteranno a nulla di buono.

Che vi piaccia o meno, passerete al lavoro la maggior parte della vostra vita. Vi alletta l’idea di spendere la maggior parte del vostro cammino su questo pianeta con dei soggetti ostili rosi dall’invidia e pronto a danneggiarvi appena se ne presenti l’occasione?

Negli altri casi, gli invidiosi si combattono col distacco e non cedendo alle provocazioni.

Tuttavia, se gli invidiosi, seppur in minoranza, vi ostacolano nel vostro lavoro e danneggiano il vostro benessere quotidiano agite con chi di dovere, il vostro capo e le risorse umane: sono lì per quello.

Una cosa che mi lascia molto interdetta è vedere, negli uffici, queste mamme invidiose, che non esitano a scaricare la loro invidia sulle colleghe spesso più giovani. Ma codeste persone, cosa vogliono insegnare ai loro figli? Che società vogliono costruire? E pensare che io sono cresciuta col retaggio culturale che la maternità addolcisce…

Se siete invidiosi, invece, provate a spostare l’attenzione su voi stessi. Dopo che avete spettegolato e parlato male degli altri, non come sfogo, magari per un torto subito, ma perché questo è il vostro modus vivendi, cosa avete ottenuto? Vi sentite meglio? Non credo.

Dopo che avete fatto gli ispettori Derrick della vita degli altri, continuando peraltro a non conoscerli minimamente, di cosa avete beneficiato? Credo nulla.

Invece di sprecare la vostra vita a invidiare quella degli altri dedicate a costruire la vita che desiderate.

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